Innanzi tutto vanno considerati alcuni fattori quali:
- Ampiezza volumetrica della stanza. Pensando a un parallelepipedo, tale valore si otterrà moltiplicando l’area del pavimento per l’altezza della stanza. A questo punto, moltiplicate per il numero 100 la cifra che avete trovato e, più o meno, avrete un’idea della potenza di riferimento del vostro condizionatore ideale, espressa in BTU/h (British Thermal Unit all’ora).
- Tecnologia inverter: che cos’è? I più moderni impianti, ormai, sono dotati di questa particolare funzione, che permette di condizionare l’aria delle vostre stanze in maniera diversa rispetto al funzionamento classico. Cosa succede negli impianti tradizionali? L’aria fredda viene emanata attraverso gli split in maniera costante e regolare e, al raggiungimento della temperatura desiderata, il dispositivo si spegne, per poi riaccendersi una volta tornato il caldo. L’energia, però, in questo modo non è particolarmente ottimizzata, mentre con la tecnologia inverter i condizionatori erogano il fresco in maniera contestuale all’ambiente circostante, modulando energia e abbassando i costumi.
- Deumidificatore sì o no? La risposta a questa domanda è sì, meglio che il vostro condizionatore sia effettivamente un climatizzatore e che, quindi, sia possibile non solo ottenere una deumidificazione automatica data dal raffreddamento della stanza, ma anche regolarla attraverso la modalità apposita.
- Pompa di calore. Visto il costo altissimo del riscaldamento a gas, in alcune zone dove le temperature non sono particolarmente rigide è possibile integrare il condizionatore con una pompa di calore. Questo impianto, alimentato grazie all’energia presente nell’aria e nell’acqua di falda, è alimentato con risorse rinnovabili, rendendo più green il riscaldamento.
L’unità esterna è indispensabile per espellere l’energia termica immagazzinata, per questo motivo, è consigliabile l’installazione a riparo dal sole e da piante. Il luogo perfetto è sotto gronda sul versante nord/est della casa. Tuttavia è installabile in qualsiasi parte dell’edificio.
Assolutamente no, anche se l'impianto presenta una maggiore inerzia termica è bene che sia tenuto sempre "pronto" per compensare tutte le variazioni di temperatura esterne rispetto alla temperatura ambiente richiesta. Per mantenere queste condizioni il generatore di calore (caldaia a gas o altro), anche nei periodi più freddi ha un funzionamento limitato a poche ore nell'arco dell'intera giornata.
Il pellet è ricavato per trafilatura di segatura prodotta durante la lavorazione del legno naturale essiccato. La compattezza del materiale viene garantita dalla lignina che è contenuta nel legno stesso e permette la produzione del pellet senza l’ uso di colle o leganti.